Alla fine degli anni '60 sia il parco urbano di Bissuola che il prospiciente PEEP erano ancora sulla carta. Si tratta del primo intervento di edilizia sovvenzionata del PEEP, per tre cooperative che decisero di realizzare un programma comune in un unico edificio nel quale le tre unità residenziali fossero delimitabili ai fini dei distinti finanziamenti. Questo aspetto della commessa, unitamente alla diversità – per numero e tipologia – degli alloggi, incise in modo determinante nelle scelte progettuali. L'edificio in linea si articola in tre blocchi di due alloggi/piano, collegati da logge semicoperte nei quali varia il numero dei piani mentre la variazione della tipologia degli alloggi è ottenuta con un sistema di sbalzi.
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